Sarà all’insegna dei temi della ripresa economica e delle incognite che pesano sul prossimo futuro l‘undicesima edizione del Vicenza Città Impresa,edizione primaverile del Festival dei territori industriali diretto da Dario Di Vico, che, dopo quella autunnale a Bergamo, tornerà nel capoluogo berico dal 13 al 15 aprile. In un quadro che vede l’intera dorsale che va da Torino a Trieste (Emilia inclusa) crescere a ritmi elevati e alcuni grandi gruppi industriali italiani protagonisti di grandi acquisizioni all’estero, il Festival focalizzerà la sua attenzione su due fattori fondamentali. Da un lato le caratteristiche della trasformazione del tessuto industriale italiano, che vede le imprese affrontare la sfida della digitalizzazione e di tutte le sue implicazioni sul mondo del lavoro, dall’altro le incognite generate sul piano internazionale da ipotesi protezionistiche frutto della nuova stagione che vede affermarsi, dagli Stati Uniti all’Europa, formazioni politiche che superano le tradizionali suddivisioni destra-sinistra.A discuterne saranno dunque, sopratutto, i protagonisti della ripresa, cioè quel mondo delle imprese che ha saputo affrontare e superare la Grande Crisi del 2008.
Il festival si aprirà infatti con l’intervento di Giuseppe Bono, ad di Fincantieri, che si confronterà con “La ripresa dei territori e le ambizioni dell’industria italiana” (venerdì 13 aprile, ore 10, palazzo Leoni Montanari). Sempre nella giornata inaugurale, dopo una lectio magistralis del giurista Sabino Cassese sul tema “Stato e imprese. Dove hanno origine le strozzature burocratiche”, l’argomento verrà dibattuto da Giovanni Costa, professore emerito dell’Università di Padova, Luciano Vescovi, presidente Confindustria Vicenza e Daniele Vaccarino, presidente nazionale Cna (venerdì 13, ore 11.45, Teatro Olimpico). Diversi gli incontri del pomeriggio: su tutti spicca “Il budget dell’Italia e la pagella di Bruxelles: tasse, spending review e investimenti”, che vedrà a confronto l’ex commissario per la revisione della spesa, Carlo Cottarelli, con i capo economista di Intesa Sanpaolo, Gregorio De Felice, e di Confindustria, Andrea Montanino (venerdì 13, ore 16.30, Confindustria Vicenza) . Altro evento chiave sarà “Flussi e luoghi / La grande regione della A4”, che vedrà come protagonisti l’ad di Atlantia, Giovanni Castellucci, quello di Italo, Flavio Cattaneo, il presidente del porto di Trieste, Zeno D’Agostino e Paolo Perulli, professore di Sociologia Economica e direttore Master in Sviluppo Locale all’Università del Piemonte Orientale (venerdì 13, ore 18, Confindustria Vicenza). Molti altri gli appuntamenti di peso, come “Parola chiave: Impegno. ll decalogo di Federmeccanica”, organizzato dalla stessa associazione, a cui parteciperà il presidente Alberto Dal Poz. La prima giornata si chiuderà poi al Teatro Olimpico, dove l’ad di Eataly, Andrea Guerra, e Stefano Micelli, docente di Economia e gestione delle imprese al’Università Ca’ Foscari Venezia, ragioneranno assieme agli ‘imprenditori champion’ su “Le imprese Champion e le sfide del made in Italy” (ore 21).
La giornata di sabato 14 si aprirà nuovamente nella cornice del Teatro Olimpico per un incontro con Giovanni Alleva, presidente di Istat, sul tema ‘I numeri del Lavoro’ (ore 10). In contemporanea si terranno due incontri sul ‘4.0’. Cna Vicenza organizzerà un dibattito su “Il 4.0 a misura dei Piccoli”, che coinvolgerà Gaetano Bergami, amministratore Bmc Air Filter e presidente IR4I Cluster Tecnologico Aerospaziale Emilia Romagna, Marco Bettiol,professore di Internet Marketing all’Università di Padova, Rosario Pingaro,presidente di Convergenze e Rosanna Ventrella, amministratore Unico di SYS-TEK e presidente Cna Impresa Donna Piemonte (palazzo Leoni Montanari, ore 10). Federmeccanica invece metterà a confronto Simona Capasso, vicepresidente dell’associazione, Laura Dalla Vecchia, presidente Sezione Meccanica, Metallurgica ed Elettronica Confindustria Vicenza e presidente Polidoro, Martina Gianecchini, professoressa di Gestione delle Risorse Umane all’Università di Padova, Simonetta Iarlori, vicepresidente Federmeccanica, chief People, Organization and Transformation Officer di Leonardo e Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil nell’incontro “La (quarta) rivoluzione industriale è donna” (ore 10, palazzo Chiericati). Al giornalista e scrittore Gian Antonio Stella, poi, toccherà il compito di ripercorrere 50 anni di storia in “Dalla Valdagno del ’68 al Veneto di Zaia” (ore 11.30, Teatro Olimpico”. Tre gli eventi clou del pomeriggio. Si parte con “La disuguaglianza e la democrazia”: il direttore del Festival Città Impresa, Dario Di Vico, ne discuterà con Francesco Billari, docente di Demografia e dean of Faculty dell’Università Bocconi e Andrea Brandolini, direttore del Servizio Analisi statistiche della Banca d’Italia (ore 15, palazzo Trissino). Il direttore di TG La7, Enrico Mentana, sarà poi protagonista di un question time con un gruppo di giovani su “I social network e la vecchia tivù” (ore 16.30, Teatro Olimpico). Altro tema caldo quello del dibattito “L’incognita Trump e la guerra dei dazi”, con un confronto fra Andrea Goldstein, senior economist dell’Ocse, e due imprenditori: Gianpietro Benedetti, presidente di Danieli, e Alberto Bombassei,presidente di Brembo (ore 18, Teatro Olimpico).
Nel giorno di chiusura del festival Città Impresa le prospettive politiche dell’Italia saranno invece l’argomento di “È davvero cominciata la Terza Repubblica?”, un incontro con il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, con Alessandra Sardoni di La7 (domenica 15, ore 11.30, Teatro Olimpico). La conclusione della kermesse vicentina sarà dedicata invece alla cultura, con “Stalle, chiese e capannoni. Gli scrittori raccontano il Nordest”, con un dibattito fra Romolo Bugaro, avvocato e autore di Effetto domino (Einaudi), Giovanni Montanaro, avvocato, giornalista Corriere del Veneto e autore di “Guardami negli occhi” (Feltrinelli) e Gianmario Villalta, poeta, direttore artistico di pordenonelegge e autore di Bestia da latte (Mondadori) (palazzo Chiericati, ore 17).