La ripresa del Nordest tra burocrazia e lavoro

Giornale di Vicenza / di Matteo Carollo

La ripresa del Nordest, con i riflettori puntati sull’economia reale. Sarà questo il tema dell’undicesimo Festival Città Impresa, in programma in città da venerdì a domenica. In particolare, attraverso più di 30 incontri sarà fatto il punto sul nuovo triangolo dello sviluppo Veneto-Emilia-Lombardia.

«In questi giorni si parla molto di equilibri governativi difficili e vincoli europei – ha spiegato il direttore del festival Dario Di Vico -. Nessuno parla, però, dell’economia reale; eppure c’è un “sottostante” alla politica che si rivela importante. Oltre agli obiettivi locali, c’è dunque il compito di portare l’economia reale e le sue tendenze al centro dell’attenzione». Il giornalista del Corriere della sera ha presentato la kermesse a palazzo Chiericati con il fondatore di ItalyPost Filiberto Zovico e il vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci.

La ripresa dell’occupazione, le nuove imprese, il dibattito se la ripartenza del Nordest parli cinese o tedesco: queste, ha spiegato Di Vico, sono le tendenze attuali dell’economia reale. Senza contare il cortocircuito tra offerta e domanda di lavoro secondo il quale, nonostante una disoccupazione giovanile al 38 per cento, le imprese faticano a trovare tecnici da assumere. «Vicenza è sempre stata al centro di una rete fittissima di traffici nel corso dei secoli, – ha sottolineato Bulgarini d’Elci -. Per questo, anche quest’anno mi sento di dare il benvenuto alla manifestazione». Il festival è promosso da ItalyPost, Dipartimento di scienze economiche e aziendali “Marco Fanno” dell’Università di Padova e Comune di Vicenza con la Commissione europea e la Fondazione Corriere della sera e i main partner Intesa San Paolo e Cassa di risparmio del Veneto.

Tra gli ospiti spiccano i due manager alla guida di aziende italiane che si sono distinte per aver fatto acquisizioni all’estero: Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri e Giovanni Castellucci, ad di Atlantia. Aziende il cui cuore batte a Nordest, la cui presenza al festival racconta le ambizioni dell’industria italiana. Non poteva mancare una riflessione sul rapporto tra Stato e imprese, con la lectio magistralis del giurista Sabino Cassese. Torna anche il tema della “grande regione A4”, per un ragionamento sulla necessità che i flussi del Nord Italia siano gestiti in maniera prospettica e interregionale; il dibattito sarà così affrontato dai soci delle autostrade, di Italo e del sistema portuale.

Lo sviluppo dei territori sarà invece al centro del confronto tra i sindaci di Piacenza Patrizia Barbieri, di Bergamo Giorgio Gori e Achille Variati; l’incontro sarà moderato dal direttore del Giornale di Vicenza Luca Ancetti. “Fabbricare valori: l’impresa e il cambio di paradigma” sarà uno dei temi affrontati dal presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi. Un altro tema caldo del periodo è quello legato a Facebook: il direttore del Tg La7 Enrico Mentana, proporrà così un confronto tra i social e la vecchia tivù.

Non mancheranno i temi politici, anche se, vista l’attuale situazione, gli organizzatori non hanno invitato esponenti di governo. In ogni caso, il deputato del Movimento 5 stelle Emilio Carelli, il leghista Roberto Maroni e il direttore del Corriere della sera Luciano Fontana si chiederanno se sia possibile parlare di Terza repubblica. Il fenomeno della Lega di Salvini sarà posto sotto i riflettori dal giornalista Oscar Giannino. In chiusura il drammaturgo Stefano Massini, consulente del Piccolo teatro di Milano e autore dell’opera “Lehman Trilogy”, presenterà il reading “Prevedere l’economia, interpretare i sogni. Da Lehman a Freud”. Il programma dettagliato è consultabile sul sito web del Festival città impresa.

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