820.000 barili di greggio russo che erano destinati ai Paesi Bassi stanno invece per essere consegnati alla Germania.
La Germania sta per ricevere oltre 820.000 barili di greggio russo via mare per la prima volta in quasi due mesi.
Il tutto accade dopo pochi giorni dalla decisione del governo tedesco di aderire al divieto europeo di importazione di petrolio russo. La destinazione originale del petrolio il questione era Rotterdam, nei Paesi Bassi, ma è improvvisamente cambiata nei giorni scorsi.
Una consegna di petrolio che risulta alquanto ambigua in un momento in cui tutta Europa preme per affrancarsi dalla Russia, e la stessa Germania aveva dichiarato pochi giorni fa che l’embargo era una soluzione praticabile.
In Italia, intanto, si corre ai ripari per coprire i ‘buchi’ dovuti ad anni di errori, nel corso dei quali si è pensato soltanto a ridurre la produzione di gas, ma senza progredire nella produzione di energie alternative e sostenibili. Questo non ha fatto altor che portare ad una dipendenza sempre più forte dai Paesi esteri, Russia in primis. “Il rigassificatore lo piazzeremo nel posto che ci permetterà di fare più in fretta“. Lo ha detto il ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, intervenendo ad un dibattito al Festival Città Impresa, che si chiude oggi a Vicenza. “Che sia nel Tirreno o nell’Adriatico – ha precisato il Ministro – si è parlato dell’area di Piombino e di quella di Ravenna”. “Si tratta di una scelta meramente tecnica – ha aggiunto Cingolani – alla quale stiamo già provvedendo. Nel primo semestre del 2023 dovrà essere al lavoro“.