Si è chiusa questo pomeriggio, nella città di Palladio, la decima edizione del Festival Città Impresa che da venerdì 31 marzo ha animato il centro di Vicenza, trasformandola in una piccola capitale italiana del dibattito economico-politico, come testimoniato dai riscontri che ci sono stati in questi giorni sulla stampa nazionale e locale.Tutto esaurito per i 31 dibattiti in programma nei 3 giorni della manifestazione, che si è aperta ponendo l’attenzione sull’asse Nordest-Milano-Torino per poi proseguire su temi di grande attualità: dal futuro delle banche al lavoro e all’industria nell’epoca del 4.0, dai nuovi equilibri geopolitici all’epoca di Trump al fenomeno del populismo. Molto ampio l’elenco dei grandi ospiti del Festival, con la presenza del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio; e ancora il presidente Anac Raffaele Cantone a Giuseppe De Rita, presidente Censis. Di grande rilievo anche i rappresentanti del mondo dell’impresa: Claudio Descalzi (ad Eni), Renato Mazzoncini (ad Ferrovie dello Stato Italiane), Gerhard Dambach (Bosch Italia), Attilio Imi (Trafimet); e ancora, Andrea Rigoni, Elena Zambon, Katia Da Ros, Gianluca Seguso.
L’amministrazione comunale, con il Sindaco Achille Variati e il Vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci, ha seguito gli appuntamenti più importanti portando il saluto della Città, assicurando pieno appoggio al Festival e aprendo le porte del Teatro Olimpico, che si è confermato una location d’eccezione per iniziative d’alto livello.
Quanto al pubblico, la presenza quantitativamente più significativa è venuta dagli imprenditori veneti, particolarmente interessati ai temi dell’economia reale, e dagli under 30, che hanno rappresentato mediamente un terzo del pubblico in sala; 240 i giovani ricercatori e dottorandi giunti da tutta Italia.
“Il Festival Città Impresa ha ricoperto egregiamente il ruolo di sede di incontro, elaborazione e confronto di quella che deve essere la nuova strategia del Nordest– commenta Filiberto Zovico, editore di VeneziePost e promotore del Festival – L’epoca dei localismi è finita; è necessario costruire con i nuovi soggetti che hanno una visione metropolitana, capace di dialogare con Roma, Milano e Bruxelles, un progetto di territorio capace di supportare la crescita del mondo delle imprese. Senza imprese che possano crescere e prosperare, senza infrastrutture capaci di metterle in connessione al mondo, senza un sistema formativo politecnico, senza la capacità di valorizzare la nostra rete di città, siamo destinati al declino, come del resto ha sottolineato il recentissimo Rapporto 2016 curato dalla Fondazione Nordest”.
“L’appuntamento è ora con il Galileo Festival dell’Innovazione, in programma a Padova dal’11 al 13 maggio, che costituirà, dopo la Green Week che abbiamo realizzato a Trento e dopo questa meravigliosa edizione del Festival Città Impresa, un appuntamento fondamentale per essere al fianco dei giovani e delle imprese nel processo continuo di innovazione e sviluppo necessario per continuare a competere nei mercati globali” conclude Zovico.