Al Città Impresa tre giorni di dibattito e di tutto esaurito per i 30 appuntamenti sullo sviluppo delle imprese e dei territori, economia e politica.
Si è chiusa domenica 8 maggio a Vicenza la XV^ edizione del Città Impresa, il Festival delle Imprese Champion, diretto da Raffaella Polato, inviato speciale Corriere della Sera. Sono stati tre giorni di dibattiti e confronti con oltre 150 relatori sul futuro delle imprese, che dopo il biennio di pandemia, devono superare l’instabilità portata dalla crisi geopolitica, che sta ridisegnando mercati e filiere produttive.
Quello che gli imprenditori hanno raccontato al Festival è un mondo delle imprese fortemente preoccupato per la situazione, ma anche attento a fare ciò che ad ogni imprenditore viene chiesto – per usare le parole di Daniele Lago della Lago – e cioè guardare alle opportunità che si aprono.
A chiudere oggi è stato il Ministro Roberto Cingolani, che, in dialogo con il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana ha sottolineato la centralità delle fonti rinnovabili, senza però precludere lo spazio della ricerca che riguarda ovviamente anche al nucleare. “Non avrebbe senso oggi costruire centrali nucleari che tra dieci anni sarebbero già vecchie – ha detto il ministro – ma non per questo non dobbiamo fare ricerca su questo come su altre tecnologie che ci possano garantire una autonomia energetica”.
Per quanto riguarda l’affluenza al Festival quasi tutto esaurito nei 30 appuntamenti che hanno coinvolto 150 relatori tra cui 50 imprenditori. Questi sono solo alcuni dei numeri che hanno caratterizzato la manifestazione di quest’anno e che dimostra come, in questi quindici anni di lavoro corale, il Festival- promosso da ItalyPost, L’Economia del Corriere della sera e Comune di Vicenza, in collaborazione con il Gruppo Editoriale Athesis, il sostegno di Intesa Sanpaolo, Lago e AGSM AIM in veste di main partner e di tutte le principali associazioni di categoria in qualità di partner- sia divenuto un luogo di dibattito, informazione e riflessione sulle sfide che devono affrontare le imprese del nostro Paese.