Dalle rotte commerciali alla finanza, i legami internazionali creati dalla globalizzazione si stanno allentando. Questo processo è evidente nel commercio dove le catene globali del valore devono essere ridefinite a causa dei nuovi fattori di instabilità, cresce il protezionismo e aumentano il reshoring e il friend shoring, con le aziende che avevano delocalizzato in Cina o nell’Est Europa che sono costrette a rivedere le loro strategie alla luce delle incertezze geopolitiche. È il grande scollamento di cui parla Marco Magnani, economista e docente universitario, intervenuto nella seconda giornata del Festival Città Impresa di Vicenza. Tema della manifestazione: i nuovi equilibri geopolitici e le strategie per crescere, declinate attraverso prospettive diverse.
Dal contesto economico europeo e italiano, analizzato dall’economista Carlo Cottarelli, alle sfide legate a sostenibilità e digitalizzazione. A quelle demografiche approfondite con l’economista ed ex ministra Elsa Fornero. E ancora le sfide del mondo del lavoro e il ruolo delle donne. In un Paese come l’Italia che continua a essere fanalino di coda in Europa per occupazione femminile il punto è dare a tutte una vera libertà di lavorare, dato che favorire il lavoro femminile è una priorità per le donne, le famiglie e anche le aziende, se vogliono crescere davvero. Su questo tema si sono confrontati gli ex ministri Elena Bonetti e Tiziano Treu, Susanna Camusso, senatrice Pd ed ex segretaria generale Cgil, e la giornalista del Corriere della Sera, Rita Querzè, autrice del libro «Donne e lavoro, rivoluzione in sei mosse». Di come le imprese possano creare valore per le comunità ha parlato il sociologo Aldo Bonomi. Nel corso del Festival si è aperta anche una parentesi sul movimento di Comunione e Liberazione, a partire dal libro «La profezia di CL» del giornalista del Corriere della Sera Marco Ascione, in dialogo con il vescovo di Vicenza, Monsignor Giuliano Brugnotto, e il sindaco Giacomo Possamai.