Corriere della Sera -

Il Modello emiliano fa scuola. “Collaborazioni strategiche”

Un omaggio alla vivacità del tessuto imprenditoriale delle province lungo l’asse della Via Emilia, dove è concentrata la più importante manufacturing valleyd’Europa. Quest’anno Festival Città Impresa, la manifestazione dedicata alle questioni chiave dell’economia e della società contemporanea, in programma dal 10 al 12 novembre a Bergamo, celebra l’importanza dei distretti che vanno da Rimini a Piacenza. Per la prima volta, inoltre, la kermesse sbarca nella città Leonessa d’Italia, in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. «Il filo conduttore di questa edizione, dal titolo “Modello Italia, imprese innovative e spirito di comunità” è volto a costruire un rapporto proficuo tra imprese e territori» spiega Filiberto Zovico, fondatore di ItalyPost, promotore del Festival. «Alle imprese per svilupparsi servono territori competitivi e se vogliono essere innovative, devono essere coese con l’ecosistema circostante» per il bene comune. Il modello è quello dell’Emilia Romagna, la prima regione per export pro-capite con 18 mila euro a testa d’Italia e quella dove «la ricerca e sviluppo incide sul Pil per il 2,15%» afferma Franco Mosconi, professore di Economia industriale presso la Facoltà di Economia dell’Università di Parma, tra gli ospiti della kermesse dove presenterà il suo ultimo libro: Modello Emilia. «Lungo l’asse della Via Emilia, quando nascono reti di collaborazione, programmi collettivi con il mondo delle istituzioni, iniziative pubblico-private, le imprese crescono, esportano, inseriscono tecnologia e innovazione nei loro prodotti, e restituiscono valore al territorio, arrivando a creare quel clima di fiducia che nel libro chiamo lo spirito di comunità». In assoluto, un modello da replicare. 

Tanti i «big» dalla politica all’economia che prenderanno parte a questa edizione ricca di appuntamenti che animeranno le due città con oltre 60 eventi: dal ministro Pichetto Fratin a Matteo Renzi, Carlo Cottarelli, Elsa Fornero. Giulio Tremonti presenterà il suo libro Globalizzazione. Le piaghe e la cura possibile (Solferino), Francesco Rutelli dialogherà con il sindaco di Bergamo Giorgio Gori sul suo ultimo libro Il secolo verde (Solferino). In tutto sono 6 le sezioni tematiche su questioni calde come il ruolo delle donne nell’economia e la società, i rischi e vantaggi dell’AI oltre a capitale umano, sostenibilità e innovazione. Si approfondirà il ruolo che hanno i brevetti e come la digitalizzare sia in grado di garantire ad un’impresa una crescita solida. Ed ancora come affrontare il nodo del passaggio generazionale, attrarre giovani e sfruttare al meglio il Pnrr perché possa avvicinare il Nord e il Sud Italia. «Bergamo e Brescia insieme sono il 4° polo culturale italiano per valore aggiunto delle imprese – afferma Giorgio Gori, sindaco di Bergamo -. Ciò significa che questo territorio ha davvero una grande vivacità in questo settore, che la cultura è anche imprenditoria e grazie al capitale privato è stato possibile realizzare tante iniziative che in quest’anno speciale hanno portato alla ribalta nazionale le due province». Nella giornata di sabato verrà assegnato Premio Letteratura d’Impresa, che vuole favorire una crescita culturale e promuovere una moderna cultura d’impresa in grado di stimolare lo sviluppo del tessuto industriale italiano ed in particolare delle Pmi. A votare sarà una Giuria dei Lettori composta da circa 200 membri, chiamata a scegliere fra i finalisti dell’anno, le cui opere saranno presentate nell’arco dei tre giorni di Festival. 

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