Libertà / di Paola Romanini
L’idillio è sbocciato in primavera, quando il sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, ha partecipato al Festival Città Impresa di Vicenza per delineare la vocazione logistica di Piacenza.
Il primo cittadino è rimasto entusiasta dall’evento, occasione di dibattito sui grandi temi dell’economia con attenzione all’imprenditoria che è la spina dorsale dello sviluppo del Paese, e si è proposta di ospitarlo a Piacenza. Per dare gambe agili al progetto è intervenuto il turbo di Confindustria Piacenza e, soprattutto, il peso sostanziale, valoriale, della sua realtà industriale. Sempre in primavera, infatti, il “Corriere della Sera” ci consegnava la mappa delineata dal centro di ricerca ItalyPost sulle 500 aziende champion italiane: ben 8 erano (e sono) piacentine e tutte iscritte a Confindustria. Absolute, Castagna Univel, Motridal, Musetti, Cds, Gamma, Bakery, Salumificio San Carlo, realtà che sono state in grado di mantenere ottime performance in tempo di crisi. «E’ dai migliori che si impara – ha detto ieri Filiberto Zovico, editore di Italypost e promotore del Festival Città Impresa, durante la conferenza stampa organizzata nella sala del consiglio comunale per presentare “l’edizione zero” del festival a Piacenza.
Con Zovico erano presenti i promotori dell’evento curato da Goodnet territori in rete: il sindaco Patrizia Barbieri e il presidente di Confindustria Piacenza Alberto Rota. I sostenitori del progetto: Alfredo Parietti, presidente della Camera di Commercio e i partner Crédit Agricole ( «Sempre al fianco delle istituzioni locali per contribuire al confronto di temi economici in grado di far emergere le eccellenze del territorio» ha commentato Ciro D’Apice, responsabile
di area per la banca d’impresa del gruppo) e ancora Antas, Epic e Studio Bricchi Figoni Zanardi, Law, Tax&Labour («Non sponsor, ma partner di contenuti» ha sottolineato Zovico). Voci diverse ma un solo messaggio: Piacenza ha eccellenze da far conoscere, deve forzare il suo carattere “riservato” e raccontarsi al Paese e questo Festival, che è già una realtà consolidata a Vicenza e Bergamo, le offre una vetrina d’eccezione.
Con Piacenza l’evento entra in Emilia Romagna regione locomotiva della ripresa nel triangolo industriale. Si rifletterà sulla nostra provincia “cerniera” per posizione, vocata alla logistica ma con un tessuto industriale che si snoda fra il Basso Lodigiano a Parma. Il tutto con una visione di ampio respiro, grazie ai contributi di prestigiosi relatori, sulle incognite della ripresa.